Nuova normativa sulla cittadinanza italiana: cosa è cambiato
A partire dal 2025, sono entrate in vigore importanti modifiche alle regole per ottenere la cittadinanza italiana. Il cambiamento principale è volto a tutelare il valore della cittadinanza e a garantire che venga concessa solo a chi ha un legame autentico con l’Italia.
Limitazioni sul principio dello ius sanguinis
La cittadinanza non è più automaticamente trasmissibile oltre la seconda generazione. Hanno diritto diretto alla cittadinanza solo figli e nipoti di cittadini italiani. I pronipoti o discendenti più lontani devono ora dimostrare requisiti aggiuntivi.
Requisiti di conoscenza linguistica per ottenere la cittadinanza italiana
Per ottenere la cittadinanza è obbligatoria la certificazione di conoscenza della lingua italiana almeno a livello B1. Questo vale sia per chi risiede all’estero sia per chi risiede in Italia.
Necessità di un legame concreto con l’Italia
Chi è nato e vive fuori dall’Italia deve dimostrare un legame reale con il Paese. Questo può includere l’esercizio di diritti civici o altre forme di partecipazione documentata alla vita pubblica italiana entro un periodo massimo di 25 anni.
Centralizzazione delle domande
Le richieste di cittadinanza non sono più gestite dai consolati italiani, ma da un nuovo ufficio centralizzato. L’obiettivo è velocizzare le pratiche e migliorare l’efficienza del sistema.
Aumento dei costi per applicare alla cittadinanza italiana
La tassa di domanda per il riconoscimento della cittadinanza è aumentata da 300 a 600 euro, con un ulteriore incremento previsto fino a 700 euro.
Conclusione
Le nuove regole rendono più selettivo l’accesso alla cittadinanza italiana, puntando su criteri di qualità e appartenenza reale alla comunità italiana. È essenziale che chi intende fare richiesta si informi con attenzione e raccolga tutta la documentazione necessaria.
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Last modified: April 5, 2025
